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martedì, 7 Maggio 2024
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Meteo: il 2022 supererà il record di afa del 2003? La tendenza

L’estate 2003 fu un evento storico per la portata, intensità e durata del caldo. Fu anche un segnale di una svolta dalle estati mediterranee dominate dall’anticiclone delle Azzorre alle estati torride con caldo opprimente causato dall’anticiclone africano. Già allora alcuni climatologi lanciarono l’allarme: l’aumento di CO2 in atmosfera non causa solo un aumento delle temperature medie, ma anche una redistribuzione degli estremi, aumentando di molto il rischio di estremi caldi ma riducendo solo di poco il rischio di opposti estremi freddi. Questi scenari si stanno purtroppo puntualmente verificando, e altrettanto sembra siamo in linea con le proiezione stagionali e mensili che fin da aprile avevamo annunciato

Primi dati climatologici

Le prime conferme che siamo in linea con l’estate 2003 arrivano dal gruppo di ricerca di climatologia storica del CNR. Giugno 2022 in Italia ha avuto una anomalia positiva, ovvero più calda del normale, di +2.88°C rispetto al trentennio di riferimento più recente, 1991-2020. L’anomalia maggiore si riscontra al centro, +3.11°C rispetto la media, +2.97°C al sud e quindi +2.75°C. Per tutta Italia giugno è stato il secondo più caldo dal 1800 a oggi. Il più caldo resta il 2003, con anomalia di +3.44°C sull’Italia, ma quello in corso è comunque un periodo di caldo straordinario, impensabile per l’entità dell’anomalia fino appunto al 2003.

Curioso citare il giugno più freddo, fu il 1824, con una anomalia negativa di -5.24°C. Allora il freddo era dovuto a cause naturali, piccola era glaciale e eruzioni vulcaniche. Oggi il caldo estremo è favorito dall’aumento di gas serra in atmosfera per cause antropiche. Allora il freddo era dovuto a cause naturali, piccola era glaciale e eruzioni vulcaniche. Oggi il caldo estremo è favorito dall’aumento di gas serra in atmosfera per cause antropiche. Peraltro anche maggio è stato a un soffio veramente dall’omologo mese del 2003, segnando una anomalia di +1.83°C, secondo maggio più caldo a soli 4 centesimi di grado dal maggio 2003.

Temporanea tregua nel caldo fin verso il 15 luglio

Dopo una relativa rinfrescata con temporali forti fra giovedì e venerdì, si estenderà a tutta Europa l’anticiclone delle Azzorre. Per una prima fase la nostra penisola gioverà di correnti di ritorno da nordest, così nel fine settimana del 9-10 e nei primi giorni della settimana sulla penisola il tempo sarà estivo con caldo sopportabile. Le temperature dovrebbero assestarsi insomma sui 30-32°C, localmente 33-35°C. E il tempo in genere sarà stabile, inizialmente quasi assenti anche i temporali sulle Alpi, ricompariranno poi verso martedì rovesci di calore in montagna.

Già mercoledì 13 però i termometri inizieranno a risalire, in particolare attorno al 14-15 luglio tornano valori da febbre, 37-38°C, al nord e al centro in particolare. Scenari molto caldi si prospettano per il mese di agosto, con anomalia accentuata in particolare al nord e in pianura Padana.

Come sarà la seconda metà di luglio?

Le previsioni operative e le mappe substagionali delineano scenari molto caldi per la seconda metà del mese. Pur nell’ambito di una certa dispersione negli ensamble e nelle mappe dette spaghetti plot, si potrebbero avere fasi con isoterme oltre i +20°C a 850 hPa su tutta la penisola, con scenari che a tratti vedono +25°C e perfino le isole lambite da +30°C a 850 hPa.

Questo lascia pensare al rischio di pesanti ondate di calore, la fine di luglio in particolare è statisticamente il periodo più caldo dell’anno. Se confermate queste proiezioni, vi è il rischio di temperature estreme sui cui valori preferiamo, per cautela e anche per scaramanzia, non esprimerci ora.

In Agosto bis pieno del 2003?

Le mappe mensile elaborate da Meteored su base ECMWF sono terribili. Per agosto indicano al nord una anomalia calda di ben 2-3°C sopra la media. Nel dettaglio, le mappe substagionali ECMWF nella prima metà del mese prospettano una vasta area, su quasi tutta Europa e Mediterraneo, di temperature sopra la media.

Se questi scenari saranno purtroppo confermati, e sinceramente mai come ora speriamo che valga la pur labile forbice di incertezza per scenari diversi, l’estate del 2022 potrebbe insidiare il primato di caldo di quella del 2003 e forse portare a nuovi record assoluti delle temperature massime giornaliere.

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Redazione Meteo
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