La Campania è una delle regioni più amate d’Italia: Napoli, Sorrento, Ischia e così via all’infinito, sono troppe le bellezze e i luoghi simbolo della regione che hanno fatto innamorare mezzo mondo. Eppure, nonostante queste bellezze, in Campania non mancano le case a 1 euro: quelle che le amministrazioni comunali decidono di vendere a un prezzo simbolico. L’obiettivo del progetto delle Case a 1 euro è chiaro: rimettere sul mercato immobiliare le case abbandonate, quelle diroccate, sfitte e anche quelle che da troppo tempo attendono una ristrutturazione. L’idea ha preso piede in Sicilia, altra terra molto amata e con tanti fan sparsi per il globo, e in Campania ha trovato terreno fertile, come nel resto d’Italia.
La notizia è che ci sono nuove case a 1 euro in Campania, e stanno già facendo il giro del web. Ne scrive per esempio FanPage – non a caso un sito di informazione campano – che racconta come siano ben quattro i borghi campani che hanno aderito al progetto di vendere le proprie case a 1 euro: “ci sono quattro borghi che offrono la possibilità di acquistare casa quasi gratuitamente: Altavilla Silentina (SA), Zungoli (AV), Pietramelara (CE), Bisaccia (AV)“. Ma cosa deve fare chi dovesse essere interessato a comprare una casa a 1 euro? Spesso il successo del progetto è così ampio che sono in tanti a non sapersi orientare tra le informazioni disponibili.
“Vogliamo che chi sceglie di venire a visitarci, e di acquistare una abitazione nel centro storico – commenta il Sindaco di Pietramelara Pasquale Di Fruscio – si impegni a dare inizio, entro un certo termine, ai lavori di ristrutturazione e di recupero; vogliamo dare un nuova vita ad immobili abbandonati da tempo e ai luoghi dove essi sono ubicati.” Solitamente queste case, parzialmente dirute ed abbandonate da tanto tempo vengono cedute ad un prezzo solo simbolico o, comunque, in una compravendita a prezzi molto ma molto accessibili evitando, a chi non può o non sa che farne del proprio fabbricato il pagamento di imposte e tasse e responsabilità connesse alla incuria. “Il nostro Borgo- continua – soffre una condizione di abbandono che perdura da oltre quaranta anni e lentamente, ma inesorabilmente, tutto il centro storico, ed ormai anche la parte più bassa del nucleo abitativo di Pietramelara si è quasi del tutto spopolato.”
Gli acquirenti hanno l’obbligo di creare un piano di ristrutturazione in un periodo di tempo che va dai sei mesi ai due anni. Questa opzione è molto conveniente per le coppie giovani in quanto possono accedere ai finanziamenti europei che gli permettono di ristrutturare una casa senza spendere un patrimonio; in generale bisogna considerare che i costi si aggirano intorno ai trentamila euro.
Oltre alle spese di ristrutturazione, gli acquirenti devono accollarsi anche tutte le spese notarili e di registrazione. Nonostante queste spese necessarie, l’acquisto delle case a un euro continua a essere un’iniziativa che riscuote un notevole successo e che è pronta a diffondersi anche nel resto d’Italia. Anche alcuni comuni della Gran Bretagna hanno messo in atto quest’iniziativa, mentre altri paesi hanno optato per soluzioni ancora più drastiche per rimettersi in sesto.