Ribadisce il suo sì a prolungare le aperture serali dei ristoranti alle 23, ma il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, si dice del tutto contrario “ad assistere alla movida nelle forme nelle quali l’abbiamo conosciuta nei mesi e negli anni passati. Se dovesse succedere questo, noi ci giochiamo l’estate e a settembre avremo la terza ondata”. Avverte i giovani, “nessuna ricreazione da squinternati e feste in casa”. “Si comincia a respirare ma dobbiamo stare attenti – ha detto nella diretta Fb di ieri – Io ho il terrore delle serate della movida”
“Parla di una campagna di vaccinazione straordinaria”, di “orgoglio campano”, Vincenzo De Luca e rivendica il fatto di aver “anticipato scelte fatte ora proprie da tutti, come quello di puntare sulla vaccinazione del settore turistico, alberghiero, della ristorazione, delle isole. Quando abbiamo deciso noi ci voleva un po’ di coraggio, continueremo sulla nostra linea”. “Abbiamo completato il lavoro di immunizzazione a Procida – ha aggiunto – domani abbiamo una iniziativa a Capri per presentare l’isola Covid free. Avevamo deciso di fare questa scelta sia per ragioni sanitarie sia per ragioni di promozione internazionale del turismo campano. Ricordate che qualche mese fa, quando abbiamo comunicato questo obiettivo della regione ci sono state polemiche a non finire. Bene, prendiamo atto con soddisfazione che ora sono d’accordo tutti sulla necessità di immunizzare le isole, ci fa piacere”. Nell’intervento del governatore anche un’altra stoccata tra ironia e polemica: “C’è stato un annuncio epocale dal commissariato: dal 10 maggio iniziamo i vaccini agli ultra 50enni. Noi il 10 maggio avremo già finito…”.
Nel frattempo resta stabile, in Campania, la curva dei contagi. Secondo i dati dell’Unità di crisi della Regione Campania, nelle ultime 24 ore sono 1.382 i casi positivi su 18.779 tamponi molecolari esaminati. Ieri l’indice di positività era pari al 7,12%, oggi è al 7,35%. Aumentano i decessi, 43 (ieri ne erano stati registrati 26), mentre resta invariato il numero dei guariti, 2.177. Negli ospedali i posti occupati nelle terapie intensive sono 121 (ieri 123) mentre quelli in degenza continuano a calare, oggi sono 1406 (-27).