Sul Monte Bulgheria, su segnalazione di un escursionista, i Carabinieri hanno prelevato ciò che rimaneva di una lupa ormai in evidente stato di decomposizione. Il cadavere dell’animale, una giovane femmina, è stato quindi esaminato dal veterinario dell’ASL e successivamente trasferito all’Istituto Zooprofilattico per gli accertamenti del caso e per effettuare l’autopsia. Il tutto ha fatto partire un’indagine da parte dei Carabinieri, che hanno annunciato di non dare tregua ai responsabili, perché la lupa sarebbe stata quasi sicuramente uccisa e non morta di cause naturali.
Non è mancata ovviamente la reazione del Presidente del Parco Nazionale del Cilento, che ha parlato di atto criminale e ha affermato – a ragione – che i lupi sono animali preziosi per l’ecosistema e vittime di pregiudizi e ignoranza. “Ho scritto una lettera al Presidente dell’Ente Parco, ringraziandolo per la sua presa di posizione così netta”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Cacciatori e bracconieri pensano di poterla sempre fare franca, seminando morte e crudeltà ovunque passano. Non è più possibile tollerare questo accanimento verso gli animali selvatici, anche nelle aree che dovrebbero essere riservate a loro e dove dovrebbero essere protetti.”
LNDC si è da sempre schierata contro ogni forma di caccia, legale o illegale, perché ogni vita va rispettata e gli animali selvatici sono un patrimonio di tutti e in primis dell’ambiente. Pertanto è intollerabile che una esigua minoranza di persone vada in giro armata a sparare a qualsiasi cosa si muove in nome di una “tradizione” e di uno “sport” che sono tanto anacronistici quanto crudeli e inutili. Caccia e bracconaggio fanno ogni anno migliaia di vittime in tutta Italia, sia tra gli animali – non solo selvatici, ma anche tra i cani dei cacciatori stessi – sia tra gli esseri umani, spesso coinvolti in incidenti che potrebbero facilmente essere evitati se la lobby venatoria non godesse di tutta una serie di deroghe che permette ai killer di sparare anche a pochi metri dalle case e dai centri abitati.
“Mi auguro che le indagini dei Carabinieri portino a un risultato concreto e consentano di identificare gli assassini della povera lupa, perché verso queste persone e questi comportamenti bisogna assolutamente avere tolleranza zero”, conclude Rosati.