La Cicogna bianca è una specie migratrice a distribuzione eurocentroasiatico-mediterranea; nidifica alle medie latitudini in Europa, Asia Minore e Nord Africa e sverna prevalentemente in Africa, a sud del Sahara. Le principali rotte migratorie passano per Gibilterra ed il Bosforo, ma anche l’Italia è interessata da un crescente passaggio primaverile ed autunnale, dovuto probabilmente all’aumento delle popolazioni dei paesi confinanti, come la Svizzera e la Francia.
Durante le migrazioni la specie è gregaria e forma grandi stormi, ma nella fase riproduttiva ha un comportamento territoriale; coppie solitarie, o localmente raggruppate, costruiscono i nidi su alberi, edifici, tralicci e strutture artificiali. E’ così da ormai quasi 26 anni che un esemplare maschio, appena tornato sul traliccio dell’alta tensione Enel situato in località Termini di Sala Consilina, in prossimità del fiume Tanagro sta preparando il nido. La cicogna bianca ogni anno sceglie per nidificare sempre lo stesso traliccio dell’alta tensione messo in sicurezza dai tecnici dell’Enel.
Negli anni, in località Termini sono nati oltre 60 cicognini. “Anche quest’anno vigileremo – afferma Mario Frari guardia ambientale dell’associazione di volontariato Ataps – per scongiurare fenomeni di bracconaggio assicurando alle cicogne la massima tranquillità”. Al momento in località Termini svolazza soltanto un esemplare maschio che prepara il nido in attesa dell’arrivo dell’altro esemplare femmina. La ciconia ciconia, questo il nome scientifico, nel Vallo di Diano giunge tra i mesi di marzo ed aprile. La femmina depone mediamente 5-6 uova. I cicognini, a circa 85 giorni di età, abbandonano il nido e così, nel mese di agosto, sono pronti per avviare la rotta di migrazione verso i quartieri di svernamento del Sud Africa.