Siamo ormai agli sgoccioli di questo anno e molti si preparano a salutarlo coi botti di mezzanotte. In diverse realtà cilentane, numerose amministrazioni si sono già rivolte ai concittadini per chiedere di ridurre l’uso di petardi e fuochi d’artificio, cercando così di tutelare l’incolumità pubblica , ma anche gli animali .
E con il lockdown di Capodanno, imposto dal governo per contenere il contagio da coronavirus, aumentano i timori che i festeggiamenti chiusi in casa si tramutino in spettacoli pirotecnici “artigianali”, dai balconi e dalle finestre di casa. Quest’anno, tra l’altro, al divieto di sparare botti, in Italia si aggiunge il coprifuoco che già dalle 22 e fino alle 7 del 1 gennaio 2021 impedirà gli spostamenti.
Le alternative però, volendo, ci sono e possono essere utilizzate per festeggiare, nel rispetto delle regole, e senza dare alcun fastidio agli animali e alle persone più sensibili (ad esempio i bambini autistici che soffrono per il rumore eccessivo dei botti). Le alternative ai tradizionali spettacoli con botti e fuochi d’artificio esistono e sono già state sperimentate e utilizzate. Tra queste vi sono ad esempio i giochi pirotecnici silenziosi e coreografici, spettacoli ugualmente belli ma che in più hanno il vantaggio di evitare esplosioni e rumori forti. Fuochi silenziosi, spettacoli musicali senza detonazione, feste con giochi di luce, video proiezioni, sono soluzioni adottate già in tante città negli scorsi anni (non solo in occasione dell’ultimo dell’anno) e che ci auguriamo prendano sempre più piede facendo diventare i “botti” un lontano ricordo.
Botti di Capodanno, consigli per proteggere gli animali
Le associazioni animaliste, intanto, si sono già mosse, lanciando una serie di campagne di sensibilizzazione rivolte a giovani e meno giovani. L’Oipa ha anche stilato un decalogo con regole e suggerimenti per tutelare gli animali di ogni genere – anche quelli selvatici risentono di petardi e fuochi d’artificio, che li stordiscono e provocano reazioni di panico e malessere – e per invitare a pensare anche alle fasce più fragili della popolazione. Ecco i nove punti:
- Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi
- Non lasciamoli soli, potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi. Stiamo loro vicini, mostrandoci tranquilli e cercando di distrarli
- Non lasciamoli in giardino. Tenere in casa o in un luogo protetto gli animali che abitualmente vivono fuori per scongiurare il pericolo di fuga
- Teniamo alto il volume di radio o televisione chiudendo le finestre e le persiane
- Lasciamo che si rifugino dove preferiscono, anche se si tratta di un luogo che normalmente è loro vietato
- Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura
- Facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista affinché valuti la possibilità di una terapia di supporto
- Evitiamo soluzioni fai da te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico
- Chiediamo al nostro Comune un’ordinanza contro i botti e sensibilizziamo l’opinione pubblica su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per gli animali domestici e selvatici.