Resteranno le immagini dell’ultimo film di James Bond a raccontare com’era la stazione di Sapri prima del restyling, l’ultima tra le stazioni del Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano – Alburni che verranno riqualificate nel corso di quest’anno, nell’ambito del programma di Rete Ferroviaria Italiana, che prevede un investimento complessivo di 5 milioni di euro. Soldi che sono stati impegnati per il decoro degli spazi ma soprattutto per l’abbattimento delle barriere architettoniche, il miglioramento dell’accessibilità e della funzionalità.
Tradotto in soldoni significa ad esempio l’innalzamento dei marciapiedi a 55 centimetri di altezza così da favorire l’accesso ai treni anche per le persone con disabilità. E ancora l’installazione delle pensiline dove non esistono e la realizzazione di ascensori per passare da un marciapiede all’altro. Oltre ad altri interventi sugli spazi destinati ai viaggiatori come sale di attesa, atri e nuovi servizi igienici e impianti di video-sorveglianza, assieme ad una ridefinizione architettonica.
Il progetto ha visto interessate le stazioni di Paestum, Agropoli, Vallo della Lucania-Castelnuovo, Pisciotta, Centola e Policastro . Il progetto ha interessato anche il restyling del ponte ferroviario in località Fiumicello di Pisciotta, che a causa dei fenomeni franosi di cui si caratterizza la zona, aveva subito un innalzamento del fondo sottostante tale da poter compromettere potenzialmente il tratto viario.
Grazie al restyling dei tratti di galleria, RFI è intervenuta anche sull’ammodernamento degli impianti di illuminazione e di emergenza. L’intervento ha rappresentato un importante sostegno per le famiglie e per il comparto, che comunque stenta ancora a decollare. “Bisogna subito iniziare i lavori di riqualificazione della Stazione di Sapri – afferma Marco Martino dirigente sindacale Filca Salerno nel comunicato sul sito “Filca Cisl Nazionale” – l’intero tratto dovrà essere pronto prima dell’arrivo della bella stagione quando il servizio del Freccia Rossa sarà nuovamente attivo a Agropoli, Vallo della Lucania-Castelnuovo, Centola, Pisciotta e Sapri.” “Dobbiamo batterci affinché questo sia solo l’inizio di una nuova era di sviluppo per il sud – continua Martino – è vero che le stazioni dovranno accogliere i turisti dell’alta velocità, ma bisogna cominciare a programmare il prolungamento della rete almeno fino ad Agropoli”.