Il Cilento è un territorio che va scoperto lentamente, magari percorrendolo in bici con una borraccia d’acqua nello zaino e una macchina fotografica al collo. Viaggiare in bicicletta nel Cilento è un’esperienza straordinaria che lascia il piacevole sapore del ritorno al passato, del ritorno a un ciclismo fatto di fatica e di piacevoli e caratteristici incontri e di scorci di paesaggi immacolati. Castagneti, uliveti, antichi castelli, abbazie e palazzi settecenteschi e soprattutto la fitta rete di strade che attraversano colline e piccoli borghi dall’incredibile fascino, fanno di quest’area un meraviglioso territorio da esplorare in bicicletta. Terre antiche e genuine che mantengono tradizioni, usi e costumi del passato, senza voler cedere alle richieste e allo scintillio del crescente turismo di massa.
Un percorso, di circa 600km che non permette alte velocità ma richiede il giusto tempo di guardarsi intorno e di ammirare i paesaggi. La strada è fatica ma al tempo stesso permette una totale immedesimazione con il territorio e la fatica, restituisce la cultura e l’identità di un territorio che su queste strade ha costruito i saperi e le tradizioni di centinaia di anni di cultura. Questa è la “Via Silente”, una realtà concreta da 7 anni, che accoglie gratuitamente cicloviaggiatori provenienti da tutta Italia fornendo loro materiale informativo, ricevendoli nell’infopoint di Velina e assistendoli lungo i 600 km di tracciato. E’ un sistema aperto in cui si scambia calore umano ed energia. Il nostro obiettivo è di tenere in piedi questo apparato e garantirne la sopravvivenza a beneficio dei viandanti e di tutte le persone che vivono lungo la via.
“Tutti i grandi ciclo percorsi fino a pochi anni fa, si sviluppavano dal Lazio in su. Al Sud pedalavano solo le persone dotate di un po’ di spirito di avventura. Poi è arrivata questa Via, acerba e intrigante ma pianificata in ogni dettaglio. La Via Silente fa bene a tutti: a chi la pedala, agli anziani che approfittano del passaggio dello “straniero” per raccontare storie, alla microeconomia del baretto e del B&B, agli amanti dell’antica grecia, dell’arte contadina e dei piatti sani della dieta mediterranea” – spiegano dall’Associazione. “Conservare questo patrimonio di meridional bellezza è il nostro principale obiettivo. Se mai dovessimo riuscire nel nostro intento, ci sarebbe sempre un luogo a disposizione di tutti per recuperare silenzio e armonia. Questo progetto è il frutto del lavoro e della dedizione di un gruppo di ragazzi Cilentani, in parte rimasti, in parte emigrati altrove ma sempre legati alla terra d’origine: “Da soli siamo riusciti a raccontare un territorio nella sua interezza, da soli lo abbiamo mostrato a quella comunità sempre più ampia di viaggiatori lenti. Ci piace osservare i viandanti mentre guardano increduli la cascata dei Capelli di Venere, le sorgenti del fiume Sammaro , Baia degli infreschi a 0 metri e la cima del monte Cervati a 1889. A questo non vogliamo rinunciare, e per questo ci serve il vostro supporto”. Chiediamo collaborazione al territorio, a tutti gli appassionati di cicloturismo e a quanti amano il Cilento e il Vallo Di Diano.” Per un contributo concreto visita https://derev.com/laviasilente/funders – Altre info: https://www.derev.com/laviasilente