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Al Ministro per le infrastrutture una lettera del comitato Alta Velocità per il Cilento

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ll Presidente del Comitato Alta Velocità per il Cilento Egidio Marchetti,  scrive al Ministro dei Trasporti in relazione alla AV Salerno – Reggio Calabria. – “Preg.mo Ministro, il recente progetto di Rete Ferroviaria Italiana e la volontà del Governo di realizzare una nuova linea ad Alta Velocità da Salerno a Reggio Calabria passando per il Vallo di Diano, escluderebbe una parte importante della Provincia di Salerno per un lungo tratto di circa 100 km. Precisamente, la Piana del Sele, il Cilento ed il Golfo di Policastro. Preoccupa altresì leggere che nello studio di fattibilità presentato da RFI a marzo del 2021 la Linea Tirrenica, cioè l’attuale tratta Battipaglia-Sapri venga “specializzata al traffico regionale”, una sorta di declassamento a tutti gli effetti, con l’esito di vedere precluso l’uso della stessa per i treni di rilevanza nazionale.

Un colpo mortale per gli albergatori, le aziende agricole, il turismo, il commercio, la rete ospedaliera con i plessi di Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri, le scuole di questi centri principali che ogni giorno vengono raggiunti da migliaia di studenti e di docenti. In sintesi, la prospettiva di un futuro disagiato per gli abitanti di questa area, già penalizzata dalla mancanza dell’autostrada e colpita da un progressivo spopolamento soprattutto nelle aree interne. Non bisogna dimenticare che l’area compresa tra Paestum e Sapri, fino a Maratea , attualmente servita da questa linea ferroviaria, è una zona di pregio con vari siti Unesco, di aree marine protette ricadenti all’interno del Parco Nazionale del Cilento, di siti archeologici quali Paestum e Velia, dove l’economia turistica muove ogni anno flussi pari a circa tre milioni di presenze, con il primato di avere ben cinque comuni cilentani nelle prime cinque posizioni nella classifica regionale dei posti letto per abitante (fonte: Agenzia Regionale Campania Turismo).

Il Comitato che ho l’onore di presiedere, chiede a gran voce che si realizzino delle sinergie e dei bilanciamenti tra le due linee: quella da realizzare ad Alta Velocità e quella esistente (la c.d. Linea Tirrenica) e che su quest’ultima vengano realizzati degli investimenti significativi, utilizzando una parte di quei fondi (circa 6 MLD di euro) indicati proprio da lei Ministro in un’intervista al Corriere della Sera (sabato 17 aprile) per le opere accessorie, al fine di modernizzarla e velocizzarla, rendendola fruibile da treni di moderna concezione, tali da garantire un servizio capillare per 12 mesi all’anno. Elemento fondamentale in tal senso sarebbe il passaggio delle Linea Tirrenica con il Compartimento RFI di Napoli, superando l’anacronistica competenza in carico a quello di Reggio Calabria, foriera di lamentele per la distanza e la mancanza di omogeneità nella gestione. La contemporanea assenza nei nostri territori della nuova linea ad AV e di una linea autostradale, richiederebbe una serie di opere compensative che possano rammagliare i due territori uniti geograficamente sotto le competenze del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ma mai veramente collegati da una rete stradale e ferroviaria.

Un territorio grande come il Molise, vario ed orograficamente complesso che conta oltre 300 mila abitanti, circa 100 Comuni e che rischia di perdere anche questa occasione per mettersi al passo con le aree più evolute del Paese. Lo spirito dei fondi di coesione e della transizione ecologica rappresenta un momento di verità. Già in passato il Governo Italiano e RFI programmarono delle spese compensative nei territori attraversati da opere ferroviarie particolarmente invasive, spendendo circa 1 MLD di euro tra Emilia Romagna e Toscana, durante la realizzazione della Variante di Valico che unisce Firenze a Bologna. In questo senso, l’opera più rappresentativa sarebbe proprio la strada Vallo della Lucania- Atena Lucana per congiungere finalmente i due poli del Parco Nazionale. Unitamente a ciò, riveste carattere strategico la realizzazione anche della strada a scorrimento veloce Agropoli- Eboli, per collegare il Cilento all’Autostrada del Sole e quindi a Battipaglia, sede ideale come HUB ferroviario per merci e passeggeri per il nord salernitano, collegata sia con le due costruende linee ad AV: la Salerno-Reggio Calabria e con la nuova Linea AV Battipaglia-Potenza che raggiungerà anche Matera e Taranto.

In ultimo, ma non per importanza, è auspicabile la realizzazione di un collegamento ferroviario tra il Vallo di Diano ed il Golfo di Policastro, sia come ipotesi di corridoio ad Alta Velocità (ipotizzato da RFI nel suo studio di fattibilità di marzo 2021) oppure in alternativa al “c.d corridoio autostradale”, come linea tradizionale, creando quella “metropolitana del Parco” che, in modo circolare, abbraccerebbe tutti gli ambiti del Parco Nazionale: Cilento, Piana del Sele, Alburni, Vallo di Diano e Golfo di Policastro. Probabilmente siamo di fronte ad un momento storico cruciale, dove le logiche del profitto e dell’efficienza devono compenetrare i meriti ed i bisogni di tutti, garantendo anche l’equità nello sviluppo nei territori meno fortunati. Poter contare sul Suo sostegno in questa rivendicazione, aiuta non solo a sentirci meno soli, quanto a cercare di far correggere un disegno che farebbe nascere nuove barriere, non solo infrastrutturali ma anche sociali ed economiche. Rimettendo al centro l’uomo, la mobilità, la coesione e la pari dignità tra i territori. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e conto sulla Sua sensibilità a difesa delle ragioni della nostra grande comunità, parte integrante della Comunità meridionale.”

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