Sebbene poco se ne parli, il mercato nero delle opere d’arte è più vasto di quel che si pensi. Secondo l’ultimo bollettino del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio, nel solo 2020 ci sono stati 474 furti (419 nel 2019) per un totale di 8.045 opere trafugate (6.255 nel 2018). La maggior parte di queste vengono recuperate prima che possano varcare i confini nazionali.
Ma altre volte questo accade e, rivendute da privati a case d’asta, finiscono così anche in musei e gallerie esteri.
Ma per fortuna c’è chi ritorna sui propri passi, ed è già la seconda volta che il Parco Archeologico di Paestum e Velia, vede la restituzione di “pezzi” importanti. Questa volta si tratta di una tessera di mosaico sottratta nel 2017, dal pavimento di un’abitazione dell’antica Paestum che è stata spedita al Museo accompagnata da un biglietto anonimo di scuse.
Apprezzando il gesto – commentano dalla direzione – ci si augura che questi comportamenti non avvengano più perché a subire un enorme danno è il nostro inestimabile patrimonio.