Il “denaro” sarà distribuito tra tutti i Comuni d’Italia, ma sindaci e non solo si lamentano dell’esiguità dello stanziamento. Tutti i dettagli.
L’annuncio di Conte
“Non vogliamo lasciare nessuno da solo e abbandonato a se stesso, siamo tutti nella stessa barca”, ha detto il premier Giuseppe Conte sabato sera, annunciando che il governo avrebbe stanziato 400 milioni per aiutare le famiglie in difficoltà.
Come saranno distribuiti i soldi
I soldi vanno ai Comuni, non alle famiglie: ai sindaci il compito di distribuirli. In particolare, il 75% dei fondi, ovvero 300 milioni, verrà ripartito in base alla popolazione residente in ogni singolo comune mentre il restante 25% (100 milioni) verrà distribuito in base alla distanza, “ponderata per la rispettiva popolazione”, tra il valore del reddito pro-capite di ciascuno degli oltre 8mila comuni italiani (che sarà calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi del 2017) e il valore medio nazionale.
I beneficiari
Ma chi saranno i beneficiari ultimi di questo aiuto statale? I cittadini bisognosi, che verranno individuati dai servizi sociali di ogni comune, selezionati tra “i nuclei familiari più esposti agli effetti economici” e tra quelli “in stato di bisogno”.
Come funzioneranno i buoni spesa
Come usufruire degli aiuti. Ai cittadini verranno consegnati dei buoni spesa, fino a 50 euro per nucleo familiare, per acquistare generi alimentari presso una serie di esercizi commerciali contenuti in un elenco pubblicato da ogni amministrazione all’albo pretorio on-line.
Qui il modulo per gli esercenti – Qui il modulo per la richiesta delle famiglie
Le polemiche
La misura entra in vigore oggi, ma non mancano le polemiche. Lo stanziamento del governo, per tanti, è esiguo. “Una ripartizione iniqua. È la stessa cifra che il Comune ha raccolto con le donazioni al fondo di mutuo soccorso”, ha commentato l’assessore al Bilancio del Comune di Roma, Roberto Tasca.
Le critiche di Anci
Sulla questione si è espressa anche Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni italiani. “Bene i 400 milioni per la prima fase, ma credo che per dare una risposta più adeguata serva lo stanziamento di almeno 1 miliardo di euro”, ha detto Roberto Pella, vicepresidente Anci.
Fino a ieri, come hanno detto alcuni sindaci del sud via Facebook, non erano ancora chiari i metodi di distribuzione dei buoni.
Fonte ANCI – Dipartimento Protezione Civile