Con l’emergenza coronavirus è stato infatti chiesto che gli operatori diano la priorità ai servizi pubblici essenziali in questo duro momento. La sospensione, in ogni caso, vale fino al 3 aprile con possibilità di proroga almeno fino a quando non sarà chiaro quando terminerà l’emergenza.
Chi riguarda la sospensione
In un comunicato l’Arera ha fatto sapere “Dal 3 aprile, salve ulteriori sospensioni, il fornitore interessato a disalimentare o ridurre la fornitura del cliente moroso dovrà riavviare le procedure e quindi a procedere nuovamente alla sua costituzione in mora”. Ad essere coinvolti da questi provvedimenti, che interessano le fatture non pagate o le riduzioni di potenza, sono tutti gli utenti domestici e non domestici per quanto riguarda le bollette dell’acqua, i clienti in bassa tensione per le bollette elettriche e i clienti che non superano i 200mila metri cubi standard per il gas. In sostanza i clienti morosi che si erano visti attivare la procedura di distacco hanno diritto alla riattivazione della fornitura con data valida dal 10 marzo. Quindi, i clienti che hanno ricevuto la procedura di distacco dal 10 al 13 marzo hanno diritto alla riattivazione. I clienti morosi dovranno comunque procedere al pagamento di quanto dovuto quando sarà terminato lo stop voluto dall’Arera, non si tratta, in sostanza, di una cancellazione delle bollette ma solo di una sospensione.
Questo il comunicato di Consac: “Tenuto conto degli accadimenti degli ultimi mesi e dei provvedimenti conseguenziali emanati dai diversi soggetti competenti, tesi tutti a ridurre al minimo gli spostamenti sul territorio, comunichiamo che la scadenza delle fatture emesse, relative al sesto bimestre e al quarto trimestre 2019, è posticipata al 17 aprile p.v. Pertanto non si procederà in alcun modo all’applicazione di interessi e penali per ritardato pagamento. Inoltre, come da disposizioni ARERA, il gestore non procederà, sino al 3 aprile p.v., alla disattivazione dell’erogazione in caso di morosità pregresse.”