Nell’ultima serata abbiamo finalmente scoperto chi sono i vincitori di quest’anno: per la categoria lungometraggi vince The Way Back di Dimitri Petrovic e Maxime Jennes, Belgio “per aver saputo capovolgere la storia di un percorso di quotidiana migrazione, ripercorrendo geograficamente ed emotivamente il travaglio del viaggio di Hussein, dove la Musica diventa uno strumento poetico di relazione con le persone ed i luoghi della sua Odissea” ; per la categoria cortometraggi invece trionfa El loco del desierto di Julieta Cherep, Spagna, “per la straordinaria simpatia e resilienza del protagonista, che per generosità, nelle estreme difficoltà di un campo profughi, realizza un progetto visionariamente ecologico”.
Menzioni speciali inoltre a Salviamo la faccia di Giulia Merenda, Italia, “per il suo approccio originale ad un tema scottante in un ambiente difficile come un carcere femminile” e Mon Amour Mon Ami di Adriano Valerio, Italia, “per l’intimità con cui entra nelle solitudini dei due protagonisti e del loro incontro ai margini”.
Anche la giuria dei giovani, composta dai ragazzi del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Vallo della Lucania (SA), si è espressa sui vincitori:
il cortometraggio eletto è stato ancora una volta El loco del desierto di Julieta Cherep, Spagna, “poiché il cortometraggio narra di un’idea innovativa da parte di un rifugiato subsahariano dedita a migliorare le condizioni di altri rifugiati come lui, in particolare anziani e convalescenti”. Menzione speciale a Chiudi gli occhi e vola di Julia Petrangeli, Italia, “in cui la forza d’animo che spinge la protagonista a realizzare il suo sogno, malgrado la cecità, colpisce lo spettatore”.