Aggiornamento delle ore 13:30 del 14 Maggio 2019
L’accusa che pende sul capo di tre responsabili di uffici tecnici comunali e un imprenditore del Cilento, è istigazione alla corruzione. Le misure cautelari, sono state eseguite questa mattina nel corso di una operazione dei carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, nei comuni di Torchiara, Castellabate, Cannalonga e Santa Marina.
Alcune fonti, rivelano che l’indagine sia partita dalla denuncia del responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Pollica. Questi, avrebbe riferito ai Carabinieri di essere stato contattato da un imprenditore che avrebbe chiesto l’aggiudicazione a suo favore della gara per il rifacimento della rete fognaria suggerendo, per facilitare l’aggiudicazione, la nomina di tre funzionari accondiscendenti.
Per la nomina dei commissari sarebbe stato promesso un compenso da 10mila euro ai tre funzionari, i quali si mostravano pienamente consapevoli della proposta corruttiva dell’imprenditore.
L’imprenditore coinvolto è Vincenzo Cammarota, titolare di un’impresa edile di Omignano che svolge lavori pubblici a livello nazionale. In carcere anche l’ing. Carmine Del Verme, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Santa Marina e Torchiara; Carmine Rosalia, capo ufficio tecnico del Comune di Cannalonga, e Terenzio Stabile, funzionario del Comune di Castellabate.
Le indagini sono ancora in corso, in quanto l’inchiesta potrebbe allargarsi anche ad altri comuni del Cilento: nel mirino della Procura anche altri appalti sospetti in 26 centri cilentani, presso i quali è in corso un’attività di acquisizione dei relativi atti.
Credits video: Trekking TV
(Comunicato stampa)