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venerdì, 29 Marzo 2024
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Meteo: arriva l’estate di San Martino, poi il freddo

Passata la perturbazione e allontanatasi la depressione residua sul sud, è tornato il sole su quasi tutta Italia. L’ottobrata estiva è terminata, la neve ha fatto la sua prima vera comparsa sulle Alpi, ma non si può certo parlare di arrivo del freddo e la siccità continua a preoccupare al nord. Le temperature massime ieri erano già sopra la media al nord, localmente con 17-18°C. Interessante notare che, grazie al sole con aria limpida e al vento gagliardo di tramontana e maestrale ieri l’elettricità italiana proveniva in prevalenza dalle rinnovabili! Secondo i dati Terna alle 12 il 70% dell’elettricità proveniva da rinnovabili, solo il 30% da combustibili fossili, soprattutto gas. Il solare assommava al 30%, eolico al 16% e idroelettrico il 5%. E anche nella notte, grazie ai consumi ridotti e al vento, il ricorso a fonti fossili non andava oltre il 50%.

Insomma, qualche aspetto positivo nel caldo e sole fuori stagione c’è, ma l’inverno si avvicina sempre più. L’alta pressione post frontale si va lentamente attenuando, e il flusso atlantico lentamente torna ad abbassarsi di latitudine. Una debole perturbazione, coda di un lungo fronte freddo incentrato sulla depressione islandese, transiterà con scarsi effetti al nord attorno a metà settimana.

Al suo seguito si rafforzerà un nuovo massimo di alta pressione, robusto con 1035 hPa sull’Europa centro orientale. Da seguire però sul suo fianco orientale un vortice freddo retrogrado che arriverà sull’Italia verso domenica. La traiettoria dettagliata però è ancora incerta.

Martedì il cielo al nord diventa irregolarmente nuvoloso, in molte zone in prevalenza per cirri e nubi medio alte, con molte scie di condensazione. Al centro e al sud ampie zone di sole, con vento che ruota dalla tramontana a leggero scirocco, da cui possibili anche qui prime velature.

Mercoledì le nubi al nordovest si infittiscono con piogge in estensione in Liguria e in parte anche fra Piemonte e Lombardia. Occasionalmente anche qualche rovescio. Al sud e Sicilia in prevalenza soleggiato. Temperature in aumento nelle minime al nord e al centro, nessuna gelata precoce, anzi spesso verso 8-10°C, massime a 16-18°C al nord e sui 20°C al centro. Al sud fino a 22-24°C. Sono valori da estate di San Martino, più da metà ottobre che da novembre.

Giovedì al nord precipitazioni irregolari a tratti con rovesci.  Non inverno insomma ma normale autunno.  Al sud nubi in aumento ma ancora asciutto.

Venerdì rapido miglioramento grazie alla tramontana, salvo qualche pioggia in Abruzzo e Molise, occasionali spruzzate di neve in Appennino centrale. Al sud rovesci in transito sulla Puglia, Basilicata e in parte Calabria.

Temperature che sostanzialmente non cambiano e restano sopra la media al nord, relativamente più fresche per la stagione al sud. Sabato iniziamo dal sud, con temporali e rovesci fra Sicilia e Calabria e in parte Basilicata e Puglia meridionale. Localmente fenomeni anche forti. Al nord nubi in aumento da est dal pomeriggio, con piovaschi a sera al nordest. Anche al centro nubi e vento più freddo verso sera nelle regioni Adriatiche, e rovesci da est anche in Sardegna Tirrenica, per le altre regioni variabilità e aria più fredda anche se ancora non invernale.

Domenica variabilità perturbata con piogge e rovesci irregolari, ora non dettagliabili, anche al sud. Temperature in calo specie nelle massime al nord, con valori sui 13-15°C, minime sui 7°C, al centro sud sui 18-22°C; non è ancora vero inverno insomma.

A seguire evoluzione piuttosto dinamica della situazione, con miglioramento su molte regioni specie da martedì, ma ancora qualche disturbo di nubi e piovaschi locali, segnatamente attorno alla Liguria e Lombardia nonché zone interne del sud. Non irrompe il freddo precoce, ma le temperature calano e un po’ di fermento a lungo termine nelle mappe si vede, ma è ancora prematuro parlarne, ma dicembre lentamente si avvicina e almeno sul calendario inizierà l’inverno meteorologico. [L.L.]

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Redazione Meteo
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