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venerdì, 29 Marzo 2024
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Tutto pronto per l’apertura del Santuario del Sacro Monte Gelbison

Il Santuario della Madonna del Sacro Monte di Novi Velia riaprirà il 30 maggio p.v., ultima domenica del mese.  Il Santuario di Maria ritornerà a essere aperto per le visite dei fedeli e per la Celebrazione Eucaristica, dopo la parziale chiusura a causa dell’emergenza Coronavirus.

La Chiesa che sorge  a 1.705 m.s.m. è  frequentatissima dai cilentani e non solo che nutrono profonda venerazione per la Sacra effige della Beata Vergine. Lo scoprimento dell’immagine della Madonna, annuncia il Rettore Mons. Carmine Troccoli,  avverrà alle ore 12.00. Sarà presente il Vescovo, S.E. Mons. Ciro Miniero, che presiederà l’azione liturgica. È un momento tanto desiderato da tutta la comunità diocesana.

I lavori 

Soddisfatto il presidente della Comunità Montana Gelbison Cervati Carmine Laurito: “Si tratta di un lavoro impegnativo ma indispensabile per permettere l’accesso al santuario più importante del Cilento. Siamo partiti dal tratto stradale, curando l’asfalto, le eventuali buche e la pulizia del cammino che da Novi Velia, sale sino alla cima del monte. È stata realizzata una pulizia straordinaria per tutto il percorso, tagliando rovi e radici che durante l’inverno si erano accumulate sulla strada, salvaguardando il transito automobilistico. Abbiamo pulito i sentieri, i percorsi più antichi, che prima i monaci e poi i primi pellegrini, hanno scalato per andare a pregare la statua della Madonna del Sacro Monte, abbeverandosi alle fonti, come quella di Fiume Freddo, e ai ruscelli incontrati arrampicandosi sul Gelbison. Infine abbiamo sistemato, pulito e riordinato le basole in pietra della pavimentazione che dalla Croce di Rofrano, portano al sagrato del Santuario, il percorso finale che tutti facciamo per arrivare alla piazza”.

L’appello ai pellegrini

Il rettore del Santuario, in ottemperanza alle disposizioni nazionali del protocollo di intesa tra la CEI e lo Stato Italiano rende note le norme comportamentali da rispettare durante la visita al Santuario

Ingresso al Santuario

I pellegrini muniti di mascherine, rispetteranno le norme di distanziamento fisico, almeno, di un metro. Si potrà accedere al Santuario dalle scale che portano all’ingresso principale, dove sarà posizionato il dispositivo igienizzante per le mani. Dalla stessa entrata potranno accedere in chiesa anche le persone con difficoltà motorie, grazie alla passerella predisposta per aggirare le scale. Non sarà possibile porgere il tradizionale saluto alla Vergine Santa passando davanti alla nicchia. E’ vietato l’ingresso in chiesa ai fedeli che manifestino febbre sopra 37,5 C, sintomi influenzali e a tutti coloro che sono stati a contatto con ammalati di Covid nei giorni precedenti. Tutti rispetteranno il distanziamento fisico.

Posti a sedere in chiesa

I fedeli potranno prendere posto sedendo alle estremità dei banchi disponendosi al massimo di due per banco. In chiesa non possono accedere oltre 40 fedeli. In occasione di particolari festività e nelle domeniche di maggiore affluenza di pellegrini la Santa Messa sarà celebrata sul Sagrato per dare la possibilità a tutti di partecipare alla funzione, sempre, nel rispetto delle norme di sicurezza per la salvaguardia della salute di tutti.

E’ vietato lo scambio della pace.

Durante la distribuzione della comunione, i fedeli rimarranno al loro posto e i ministri passeranno per la distribuzione dell’Eucaristia che sarà consegnata sulla mano. Le Confessioni saranno amministrate in sagrestia e nella chiesa di San Bartolomeo, rispettando il prudente distanziamento fisico. I fedeli potranno dare le loro offerte in prossimità dell’altare del Santuario. Sono vietate le soste e ogni tipo di assembramento in chiesa dopo le funzioni religiose.

Uscita dal Santuario

I fedeli, terminata la celebrazione, dovranno uscire dalla porta di sinistra della sagrestia. Le porte rimarranno aperte per consentire una continua areazione dell’ambiente.

Prenotazioni

I gruppi di fedeli che frequentano il Santuario e i procuratori dei vari pellegrinaggi al momento dell’organizzazione del pellegrinaggio avranno premura di contattare il rettore per comunicare e concordare la data del pellegrinaggio sia per evitare assembramenti sia per facilitare la partecipazione di tutti i pellegrini alle funzioni religiose. Al momento della conferma della data, il responsabile avrà cura di comunicare e concordare la data per il pellegrinaggio sia per evitare assembramenti sia per facilitare la partecipazione di tutti i pellegrini alle funzioni religiose. Al momento della conferma della data il responsabile avrà cura di comunicare anche il numero dei pellegrini partecipanti.

La prenotazione potrà essere effettuata telefonicamente al numero 0974 270056.

Orario Sante Messe

giorni feriali

  • ore 9,30 Santa Messa
  • 11,30 Santa Messa

Domenica

  • ore 9,30 Santa Messa
  • 11,30 Santa Messa

 

Le Storie/Leggende

Una descrizione del  monaco celestino Bernardo Conti nel suo libro “Storia e miracoli della Beata Vergine del Monte Sacro di Novi” dà notizia di come gli abitanti di Novi Velia, paese alle pendici del Sacro Monte,  avessero bisogno di  un luogo di culto in cui venerare la Madonna, che identificarono proprio sulla vetta del monte Gelbison,  ma non riuscivano mai nella costruzione.

Infatti, ogni volta che iniziavano i lavori, durante la notte qualcuno demoliva il loro operato. Allora pensarono di vegliare, a turno ogni notte, i loro lavori cercando di evitare ma anche di scoprire chi era il fautore di queste distruzione. Una notte i vigilanti pensarono di portare con loro un agnello per mangiarlo durante la veglia, ma questi  scappò proprio poco prima di essere ucciso, conducendo i suoi affamati inseguitori davanti all’entrata di una grotta ostruita da un muro. Incuriositi da questo muro mai visto prima, iniziarono a scalfirlo e videro che all’interno si trovava un’immagine dedicata alla Madonna. Allora decisero di costruire proprio lì il loro santuario ed i lavori proseguirono senza più alcun intoppo. Finirono i lavori ed il vescovo fu chiamato a benedire il luogo e sempre secondo la testimonianza di Conti, durante la cerimonia si udì una voce proveniente dal cielo “Questo luogo è santo ed è stato consacrato dagli Angeli”.  Tutt’ora si dice  che Monte Sacro sia abitato dagli angeli.

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Redazione Notizie
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