8.4 C
Sessa Cilento
venerdì, 19 Aprile 2024
Prima PaginaNotizie dalla CampaniaAffreschi del I° secolo d.C. restituiti al parco archeologico di Pompei

Affreschi del I° secolo d.C. restituiti al parco archeologico di Pompei

Sono sei gli “strappi” di affresco, databili al I secolo d.C., che i carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale hanno restituito, oggi, al Parco Archeologico di Pompei. A consegnare i reperti a Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del Parco Archeologico, il generale di brigata Roberto Riccardi, comandante dei carabinieri Tpc. La riconsegna nel Museo Archeologico Libero D’Orsi di Castellammare di Stabia (NA). Le indagini che hanno portato a questi importanti recuperi, spiega una nota dei militari, sono state avviate dai Nuclei Tpc di Monza e di Napoli rispettivamente nel 2020 e nel 2012. Tre affreschi furono asportati dalle domus Villa Arianna e Villa San Marco di Stabiae, attuale Castellammare di Stabia. I tre affreschi sono stati individuati nell’ambito di una più ampia attività investigativa condotta dai militari monzesi finalizzata al contrasto del traffico illecito internazionale di beni archeologici, che ha portato al sequestro dei preziosi reperti.

Le indagini hanno permesso di verificare che i beni, non presenti nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” sarebbero stati trafugati verosimilmente a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, esportati illecitamente e successivamente acquistati negli anni Novanta presso antiquari statunitensi, elvetici e inglesi. Attraverso la collaborazione con Domenico Camardo, consulente tecnico della procura della Repubblica di Torre Annunziata (NA) in merito agli scavi di Civita Giuliana, e gli archeologici del Parco Archeologico di Pompei, è stato possibili stabilire che gli affreschi, provenivano da pareti decorate dalle domus Villa Arianna e Villa San Marco.

Nel 1760, grazie all’intuizione del regnante Ferdinando IV di Borbone, Re di Napoli, attraverso la Soprintendenza Generale agli Scavi di Antichità del Regno, erano stati avviati gli scavi, tra le altre, delle due ville. Per evitarne il furto, gli affreschi emersi più significativi furono staccati e oggi si trovano nel Museo Nazionale Archeologico di Napoli. Le ville vennero poi nuovamente interrate e riemersero con gli scavi del 1950 e del 1951. I beni, la cui autenticità e provenienza sono state appurate grazie alla collaborazione dei funzionari del Parco Archeologico di Pompei, sono stati restituiti allo Stato su disposizione del Dipartimento VII della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano che ha diretto le indagini.

Altri tre ‘strappi’ di affresco appartengono, invece, all’area archeologica di Civita Giuliana, a ridosso degli scavi di Pompei.
Gli accertamenti che hanno portato al loro recupero sono stati avviati a luglio 2012, quando i militari del Nucleo partenopeo, nell’ambito di una complessa attività di indagine su un’organizzazione criminale dedita allo scavo clandestino e alla ricettazione di beni archeologici su territorio nazionale e all’estero, rinvennero una buca coperta da uno strato di lamiere, terra e coltivazioni, che conduceva a uno degli ambienti di una villa romana. Le operazioni hanno permesso di sequestrare anche tre pannelli affrescati, divelti e provento di illecita attività di scavo, pronti per essere esportati.

Attualmente l’area in esame è sottoposta a campagna di scavo a cura del Parco Archeologico di Pompei, su richiesta della Procura Oplontina e in attuazione di un protocollo d’intesa stipulato tra la stessa e il Parco Archeologico: le ricerche hanno portato alla luce una serie di ambienti di servizio di una grande villa suburbana conservata in eccellenti condizioni, dalla quale sono emersi reperti di notevole importanza scientifica, come i due corpi di fuggiaschi, forse il padrone col suo schiavo, vittime dell’eruzione e individuati in un vano laterale del criptopotico, di cui è stato possibile realizzare calchi dalla resa straordinaria. Recentemente gli scavi hanno portato alla luce il corpo di un cavallo, di cui è stato realizzato il calco, e un carro da parata con bardature in bronzo.

Alla cerimonia di riconsegna di oggi erano presenti anche Laura Pedio, procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del ministero della Cultura, Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia, il Magg. Giampaolo Brasili, comandante del Nucleo Tpc di Napoli, una rappresentanza del Nucleo TPC di Monza guidata dal Lgt.c.s. Raffaele Adorante, Maria Rispoli, responsabile della Reggia di Quisisana, e Silvia Bertesago, responsabile delle Ville di Stabia.

© Diritti Riservati

Nadia Cozzolino
Nadia Cozzolino
Giornalista professionista. Collabora con l'agenzia di stampa Nazionale "Dire". Fonte: Agenzia DiRE - www.dire.it

Ultimi Articoli

L'ultima gara esperita presso Palazzo S. Lucia, è andata deserta mettendo a rischio il servizio che, come già accaduto lo scorso anno, potrebbe non essere attivo per l’intera stagione estiva.
Si terrà martedì 21 maggio 2024 alle ore 17,00 presso l’Aula Consiliare del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, in Via F. Palumbo, a Vallo della Lucania (SA), la cerimonia di premiazione del Premio Artistico - Letterario
I Campi Flegrei sono la più grande caldera urbanizzata attiva nel cuore del continente europeo. A partire dal 2005 è interessata dal fenomeno bradisismico che ..... 

Articoli correlati

Venti/venticinque smartphone di ultima generazione, sei-sette coltelli “a molletta” di 13/16 centimetri, sostanza stupefacente (“fumo”) ma anche scarpe e giubbini firmati e di valore.
Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop utilizzerà l’intelligenza artificiale per l’attività di vigilanza contro le fake-mozzarelle e per contrastare il fenomeno dell’Italian sounding.
I riscontri sulle analisi della donna alla guida del SUV risultata positiva all'alcoltest ed anche alla cocaina, ma quest'ultima positività deve essere confermata da un controesame, la 31enne alla guida del Suv , è quanto si apprende in ambienti investigativi.

Dallo stesso Autore

Altri 3mila metri quadri di area museale aperti al pubblico. Con la benedizione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La Reggia di Caserta
Una società di gestione e smaltimento di rifiuti fittiziamente intestata a un prestanome ma, di fatto, riconducibile una compagine familiare vicina ad ambienti camorristici del clan dei Casalesi. Attività illecite capaci di generare ingenti flussi finanziari, successivamente riciclati attraverso una rete di persone fisiche e giuridiche accomunate dalla stessa regia.
L’Unione europea tutelerà la Pizza Napoletana Stg, mettendo al bando tutte le imitazioni del prodotto che non rispettano un disciplinare ad hoc. È stato...