6.7 C
Sessa Cilento
venerdì, 19 Aprile 2024
Prima PaginaNotizie dalla CampaniaCovid19, Ciccone: «Basta favori all’Inps. Si segua l’esempio di Enea»

Covid19, Ciccone: «Basta favori all’Inps. Si segua l’esempio di Enea»

«Alcuni intendono l’azione del sindacato come una continua contestazione, uno scagliarsi contro a prescindere dal merito delle situazioni. La nostra attività porta il segno dell’umiltà, deve capire gli altri, rappresentare i deboli, non imporre un pensiero o aizzare: siamo qui per essere responsabili insieme alle istituzioni, non per fare guerra alle istituzioni». Ci accoglie con queste parole Biagio Ciccone, segretario della UIL pensionati della Campania, che abbiamo interpellato per fare insieme a lui il punto della situazione sulla crisi in atto, ad un anno dall’inizio della pandemia.

Segretario Ciccone, da leader dei pensionati, come le appare lo scenario nazionale a circa un anno dal primo lockdown?: «Nel nostro Paese la pandemia ha strappato finora alla vita 110.000 persone, di cui quasi il 97% con un’età superiore ai 65 anni. Si tratta di dati che possono essere letti in maniera diametralmente opposta, a secondo dell’orizzonte di valori in cui ci si muove».

Ovvero?: «La perdita di così tanti anziani rappresenta una tragedia nella tragedia, perché anche al di là dei legami affettivi (tutti sappiamo, ad esempio, quanto siano fondamentali i nonni nelle famiglie) c’è da considerare la decimazione di intere generazioni: con loro scompare un patrimonio di cultura e tradizioni, ma anche un modo d’essere, fatto di educazione e gentilezza. È un danno incalcolabile. Tuttavia, nella nostra società sussiste anche una pericolosissima “cultura dello scarto”, secondo la quale il valore di una vita umana è riducibile a una questione economica, l’anziano rappresenta un “improduttivo”. La maggioranza delle vittime era composta da percettori di pensioni e, stando alle previsioni, questo comporterà per l’INPS, nel prossimo decennio, una riduzione della spesa pensionistica di quasi 12 miliardi di euro».

Una cifra enorme!: «Senza dubbio. Ma sono “soldi maledetti” che andrebbero “restituiti” alla categoria degli anziani, visto che non siamo stati in grado di proteggerla quando aveva diritto. Come? In primo luogo, investendoli nella tutela degli over 65 sopravvissuti, a cominciare da una attività di vaccinazione capillare, incentrata sulla priorità alle fasce d’età più esposte, ai fragili, invece che su assurdi privilegi di questa o quella categoria. Ogni vaccino fatto in tempo utile e alla persona giusta è una vita salvata. Inoltre, si dovrebbero destinare maggiori fondi alla spesa sociale dei Comuni, che a livello locale assicura ai nostri anziani una serie di servizi davvero irrinunciabili. Si pensi che negli ultimi anni le risorse destinate agli over 65 hanno subito una drastica riduzione: a fronte di un aumento della spesa sociale pro-capite complessiva (da 116 a 124 euro), la spesa pro-capite per gli anziani è diminuita notevolmente (da 112 euro a 94 euro). E questo dato diventa ancor più drammatico in alcune regioni, come la nostra, dove la spesa pro-capite (58 euro) è del 40% in meno circa rispetto alla media nazionale».

A proposito della Campania, come si colloca in questo quadro?: «In Campania abbiamo abbondantemente superato i 5mila decessi dall’inizio della crisi pandemica, il che significa quasi un morto ogni ora. È un dato già di per sé impressionante. Se poi si considera che la cosiddetta prima ondata ci aveva sostanzialmente risparmiati, allora si capisce che i maggiori danni li abbiamo subiti da ottobre in poi. Questo fa riflettere molto».

In che senso?: «Pur apprezzando gli sforzi, bisogna riconoscere che quanto fatto finora è decisamente insufficiente. A sentire certi proclami dell’establishment regionale, prima di questo autunno sembrava che fossimo in un ventre di vacca grazie a chissà quali magie o miracoli della gestione sanitaria locale. La realtà ha poi rivelato che così non era e che è stato perso tempo prezioso per prepararsi alle successive ondate. E le preoccupazioni per la gestione della sanità non riguardano solo la pandemia, ma il discorso è ben più ampio. Invero, ci sono migliaia di ammalati di gravi patologie, trascurati, che non sono fantasmi, non possiamo abbandonarli. Inoltre, secondo l’ultima ricerca del CNEL, tra le fasce sociali più ricche del Nord e quelle più povere del Sud c’è una differenza di circa 10 anni nell’aspettativa di vita. La Campania continua a detenere il primato di regione più giovane, ma anche dai noi si accresce il fenomeno del progressivo invecchiamento: nel periodo 2014-2020, l’indice di vecchiaia è aumentato considerevolmente (più di 25 punti percentuale) e questo pone un problema di squilibrio generazionale, con inevitabili ripercussioni sia sulla sfera economica che su quella sociale».

Alla luce di questa situazione, di cosa abbiamo bisogno?: «Abbiamo bisogno di governanti e non di governatori. Di amministratori capaci e non di amministratori delegati. Di tecnici competenti e non di tecnici “interessati”. Detto in altri termini, abbiamo bisogno di uomini come Enea».

Come Enea? Si spieghi meglio: «È una questione di etica, cultura e visione politica. Non possiamo andare avanti con una classe dirigente che ha sempre pronta una giustificazione ad ogni fallimento e ad ogni errore. Si commettono sbagli grossi, pesanti, gravi, ma il giorno dopo non è mai colpa di nessuno, non c’è mai un responsabile del malfatto. È un anno che sentiamo dire che “siamo in guerra”. Ebbene, in guerra servono uomini di valore. Non se ne può fare a meno. Anche Enea era in guerra, anzi la guerra l’aveva perduta. Eppure, dalla tragedia della sconfitta e della distruzione, Enea fece nascere una nuova civiltà, la più grande della storia. Come ha fatto? È semplice: per ricominciare, portò via con sé il figlioletto Ascanio, ma caricando sulle spalle il vecchio padre Anchise. Insomma, capì un fatto evidente che purtroppo però ancora oggi molti ignorano: una società non può fare a meno dei giovani (Ascanio) né può lasciare indietro gli anziani (Anchise), non può proiettarsi adeguatamente verso il futuro (giovani) facendo a meno delle proprie radici (anziani). Questo è il modello da seguire, se vogliamo salvarci. Del resto non è un caso se il nostro padre Dante, di cui stiamo festeggiando il VII centenario dalla morte, colloca “il giusto” Enea tra gli “spiriti magni”».

Seguendo i giusti esempi, dunque, può esserci speranza?: «Tra pochi giorni festeggeremo la Santa Pasqua e non posso fare a meno di essere aperto alla speranza. In fondo, il termine stesso “Pasqua” significa letteralmente “passaggio”: passaggio dalla schiavitù in Egitto alla Terra promessa. Ecco, la nostra Terra promessa è vicina e si chiama “vaccino per tutti”: bisogna entrare quanto prima in questa Terra promessa, dando la precedenza ai più fragili e agli anziani. Questa salvezza è ad un passo da noi, ma non bisogna più perdere tempo o commettere errori nello stabilire priorità e precedenze. Entriamo tutti nella Terra promessa a partire dai più deboli. Entriamoci presto!». Allora è più che mai il caso di dire “Buona Pasqua”.

© Diritti Riservati

Redazione Notizie
Redazione Notizie
Cronaca e notizie. Aggiornamenti e news quotidiane dai principali paesi del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni e dall'intera provincia di Salerno. ... Notizie , Cronaca, Attualità, Territorio, Invia la tua segnalazione : redazione@cilentoreporter.it

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi Articoli

Il Villammare Festival Film&Friends procede spedito verso la sua 23esima edizione. Di grande prestigio il primo nome che va a riempire le caselle del cast 2024.
Le previsioni meteo per questo sabato 20 aprile sono caratterizzato da una nuova irruzione di aria fredda con neve fino a bassa quota sulle zone di confine dell’arco alpino, piogge al centro Italia, in rapido trasferimento verso le regioni del Sud,
L'ultima gara esperita presso Palazzo S. Lucia, è andata deserta mettendo a rischio il servizio che, come già accaduto lo scorso anno, potrebbe non essere attivo per l’intera stagione estiva.

Articoli correlati

Venti/venticinque smartphone di ultima generazione, sei-sette coltelli “a molletta” di 13/16 centimetri, sostanza stupefacente (“fumo”) ma anche scarpe e giubbini firmati e di valore.
Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop utilizzerà l’intelligenza artificiale per l’attività di vigilanza contro le fake-mozzarelle e per contrastare il fenomeno dell’Italian sounding.
I riscontri sulle analisi della donna alla guida del SUV risultata positiva all'alcoltest ed anche alla cocaina, ma quest'ultima positività deve essere confermata da un controesame, la 31enne alla guida del Suv , è quanto si apprende in ambienti investigativi.

Dallo stesso Autore

L'ultima gara esperita presso Palazzo S. Lucia, è andata deserta mettendo a rischio il servizio che, come già accaduto lo scorso anno, potrebbe non essere attivo per l’intera stagione estiva.
Prodotto principe ed elemento cardine della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva non è soltanto un condimento riconosciuto per i suoi numerosi effetti benefici sulla salute, ma rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale e gastronomico, simbolo della tradizione e della maestria artigianale italiana.
In occasione della prima Giornata Nazionale del Made in Italy, il Ministero della Salute promuove e organizza iniziative dedicate alla Dieta Mediterranea e alla sua importanza nella promozione degli stili di vita sani.