2.2 C
Sessa Cilento
sabato, 20 Aprile 2024
Prima PaginaEditorialiNel Cilento è partita la "caccia all'untore"

Nel Cilento è partita la “caccia all’untore”

Tutti bravi, tutti uniti a cantare e ballare fuori dai balconi dando dimostrazione di essere patriottici in un momento di grande emergenza mondiale come quella che stiamo vivendo per via del coronavirus.

Poi però quando si scopre che un vicino di casa ha contratto il CoVid19, si innesca una caccia all’untore, si va alla forsennata ricerca di tutti i dati per veicolarli attraverso i social, attraverso messaggi vocali che ribalzano da un gruppo all’altra su whatsApp, per additare il malcapitato. E’ accaduto a Sessa Cilento col primo caso di contagio, si è ripetuto nuovamente sempre a Sessa Cilento in occasione del secondo soggetto che ha contratto il coronavirus.

Quando il problema ci è distante diventiamo dei fenomeni con azioni di solidarietà, che poi lasciano il tempo che trovano – non sono d’accordo con gli schiamazzi dai balconi perché c’è un’assenza di rispetto nei confronti di quelle famiglie che hanno perso i propri cari – ma se ci sfiora ci trasformiamo in belve. Noi abbiamo un nemico invisibile da combattere ed è il CoVid19. E tutte le azioni adottate finora ci consentiranno di vincere la guerra. Alcune battaglie inevitabilmente si perderanno. In questa lunga sfida si contano tanti morti, soprattutto nonni e genitori anziani, i soggetti più deboli e quasi sempre con malattie pregresse.

Ma dobbiamo combattere anche con un altro nemico, molto più pericoloso: l’uomo che la sua ignoranza rischia di fare più male dello stesso coronavirus. Vergognoso quelli che chiedono rendere pubblici i dati personali di chi ha contratto il virus, vergognoso puntare il dito contro un nostro concittadino.

Siamo tornati al periodo medievale, a quei 400 anni di storia in cui la Santa Inquisizione tacciava di stregoneria chi usava erbe e fiori per i medicamenti. In piazza venivano organizzate pire e le “streghe” finivano al rogo. Sembra che qualcuno abbia compiuto un passo a ritroso, ma in chiave moderna. Non c’è il rogo, ma c’è quella sadica voglia di conoscere e far sapere chi ha contratto il coronavirus, chi ha violato le norme di restrizione. Eppure se rispettiamo i comportamenti da tenere, non c’è alcun rischio di contagio. Mentre al nostro vicino vanno rivolti i migliori auguri di pronta guarigione.

Le ultime notizie che in questa  settimana mi sono dilettato a leggere,  riguardano alcune  “grida di  caccia all’untore “ , provenienti dal  piccolo borgo di Stella Cilento, da parte di fantomatici personaggi con indosso una pettorina di una non meglio chiarificato Ente, dilettarsi a “pizzicare” il detrattore di turno, per poi notificarlo all’Ente giudiziario preposto . Ne avevano titolarità? L’Ente di cui si fa  bello sfoggio sulle pettorine, con annessa autovettura ben identificata,  è a conoscenza della loro operatività? Perché la voglia di perlustrare i piccoli borghi….  per poi improvvisamente imbattersi , guarda caso, nel malcapitato di turno ed  immortalarlo facendolo, poi  rientrare in una sorta di lista di proscrizione?

No certo, non difendo chi non ottempera a ciò che esimi Scienziati ed il Governo Nazionale ha deciso,  per preservarci da una eventuale, massiva, ripresa della diffusione del Virus, come  non difendo chi  nell’assoluta indifferenza del “controllore” gira per le vie alla ricerca dell’illecito a tutti i costi.

Verrebbe da pensare che in un momento di difficoltà globale le persone dovrebbero sentirsi affratellate sotto l’egida del “mal comune mezzo gaudio”, e invece ci stiamo gettando nell’agone del tutti-contro-tutti senza nemmeno capire perché. È lecito chiedersi cosa succederà dopo. Saluteremo ancora i nostri vicini di casa? “Sarà interessante verificare come si concretizzerà l’effetto di questi atteggiamenti nelle relazioni che avremo con gli altri, nella fiducia o sfiducia che nutriremo verso gli altri: potrò stringere la mano a un nuovo collega, baciare un amico, cenare con i miei vicini di casa, avvicinarmi a uno sconosciuto? Quanto saremo diffidenti e condizionati dalla sfiducia verso gli altri, per paura che potranno infettarci o  soprattutto denunciarci?“.

© Diritti Riservati

Alessandro Giordano
Alessandro Giordano
Dal Marzo 2015 racconto la nostra terra, il Cilento, mostrandola con gli occhi di chi la ama, la vive e vuole contribuire a farla apprezzare di più ai turisti e ai Cilentani stessi. La Storia, i Personaggi, la Cultura, le Tradizioni e le Contraddizioni, il patrimonio artistico, gli eventi e le iniziative in programma che ritengo più interessanti segnalare, i musei, le attrazioni e le proposte per i turisti, il cibo ed i prodotti del territorio sono i temi principali dei miei articoli.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi Articoli

Il Villammare Festival Film&Friends procede spedito verso la sua 23esima edizione. Di grande prestigio il primo nome che va a riempire le caselle del cast 2024.
Le previsioni meteo per questo sabato 20 aprile sono caratterizzato da una nuova irruzione di aria fredda con neve fino a bassa quota sulle zone di confine dell’arco alpino, piogge al centro Italia, in rapido trasferimento verso le regioni del Sud,
L'ultima gara esperita presso Palazzo S. Lucia, è andata deserta mettendo a rischio il servizio che, come già accaduto lo scorso anno, potrebbe non essere attivo per l’intera stagione estiva.

Articoli correlati

Sono stato (è sempre lo sarò) un appassionato del "Maurizio Costanzo Show"; ogni sera restavo incollato allo schermo TV fino alla sua chiusura, intoro all' 1/1 e 30 di notte. Erano gli anni Ottanta, durante una puntata accadde una cosa incredibile che segnò l’esplosione mediatica di Vittorio Sgarbi.
La consapevolezza che  la Pasqua di quest’anno avrebbe avuto un significato diverso rispetto al passato è arrivata già qualche mese fa. Tra  bombe,  morte,  distruzione e...
L’emergenza COVID-19 è anche l’occasione per incontrare, ancora una volta, la capacità dei cittadini di mobilitarsi a sostegno di chi si trova in condizioni...

Dallo stesso Autore

Sono stato (è sempre lo sarò) un appassionato del "Maurizio Costanzo Show"; ogni sera restavo incollato allo schermo TV fino alla sua chiusura, intoro all' 1/1 e 30 di notte. Erano gli anni Ottanta, durante una puntata accadde una cosa incredibile che segnò l’esplosione mediatica di Vittorio Sgarbi.
I bambini la aspettano con trepidante attesa. Questa notte, infatti, la Befana lascerà tanti dolciumi a quanti sono stati bravi, mentre chi si è comportato male dovrà accontentarsi di un pezzetto di carbone.
La filiera della mozzarella di bufala campana Dop fa bene all’ambiente ed è sempre più green e sostenibile. Lo rivela un nuovo studio scientifico, realizzato dal professor Luigi Zicarelli e da Roberto De Vivo, Roberto Napolano e Fabio Zicarelli.