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Amedeo La Greca uno dei massimi studiosi del territorio, ignorato in vita dalle istituzioni




Al Professore, Amedeo La Greca, storico, scrittore, editore e inesauribile studioso della sua terra, quella del P.N.C.V.D.A.
Ahimè, però così poco considerato da tutti i successori del prof. Vincenzo La Valva, con la carica di presidente del Parco.
Oggi, l’ultimo in ordine cronologico, ci suggerisce di essere fieri e orgogliosi, di un esempio che tutto si è speso per trasmettere il senso di appartenenza al Cilento, per valorizzare il territorio in termini di storia e cultura e si augura che i giovani possano seguire la sua impronta.
Ma il Parco dov’era in questi anni, quando il Centro di Produzione Culturale per il Cilento, di Amedeo La Greca, tramite la sottoscritta inoltrava richieste su richieste, finite sempre con un nulla di fatto!?
Come quella del 08/11/2018, nella quale si richiedeva la compartecipazione al progetto per la stampa di un libro sui siti UNESCO del P.N.C.V.D.A. Proprio quello che porta il titolo di Uno scrigno per l’UNESCO presentato comunque, per suo esplicito volere, a Torre Orsaia, proprio il giorno del decesso del prof. La Greca.
Come quella del 06/03/2018, nella quale si proponeva l’acquisto del volume: Amedeo La Greca, Appunti di Storia del Cilento, III Edizione – Ampliata, Acciaroli 2017, pp.374 in 12°, 400 fotografie. Pubblicazione di carattere culturale e storico, in linea con le finalità di promozione, comunicazione, divulgazione e valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e artistico del Parco, in riferimento all’art.1, lett. b) e c), della legge 394/91.
E quando a seguito della richiesta di finanziamento e patrocinio, del 11/03/2016, per la XXVII Edizione – Della Fiera del Libro, Libri meridionali, Vetrina dell’Editoria del Sud – Che si è sempre tenuta nel comune di Castellabate, dal 1990 senza soluzione di continuità.
Nella quale si esplicitava che L’Ente Parco non avesse mai contribuito alla sua realizzazione e che tale mostra a seguito della crisi del libro rischiava di chiudere, lasciando così un vuoto culturale, essendo rimasta ormai l’unica e importante manifestazione nel campo dell’editoria del sud Italia; con una media di 50 Case Editrici presenti in esposizione; per una durata di 50 giorni a cavallo dei mesi di luglio e agosto, con eventi culturali collegati quotidiani: conferenze, presentazione di libri, saggi, romanzi, studi e ricerche, incontri con gli autori, dibattiti culturali, spettacoli teatrali, mostre d’arte: pittura, scultura e fotografia. Il suddetto Ente con nota del 04/02/2017, decise di concedere un contributo, per la straordinaria cifra di €1000 (Mille,00).
Quale ex membro della Commissione Cultura del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dal 1997 al 2000, egli stesso ne parla ancora, nella prefazione del suo ultimo lavoro, Uno scrigno per l’UNESCO, alla pag. 7, dicendo: “ahimè così malamente finita tra polemiche e contaminazioni esterne”.

Dott. Pellegrino, perché tale esito, dall’Ente che presiede dall’aprile del 2016, se riteneva che il prof. Amedeo La Greca fosse uno dei massimi studiosi del nostro territorio e che rappresentasse l’orgoglio del Cilento (per le sue oltre 300 pubblicazioni , per le quali ribadisco l’Ente Parco non ha mai dato un minimo sostegno!)
Allora per onestà intellettuale, riconosca di aver parlato di qualcuno di cui non aveva la minima conoscenza, né personale né intellettuale.
Io invece ho deciso di esprimermi proprio perché, non posso sopportare, che vengano fatte delle affermazioni, da parte di chi ha di fatto ignorato il prof. Amedeo la Greca quando era in vita (e che quindi oggi mi suonano quasi da oltraggio) e ora ne parla, in quanto egli non può più rispondere.
La presente non vuole essere una mera critica all’operato dell’Ente Parco, ma un esortazione a non lasciar morire le Persone e con esse il Territorio.
Inoltre si porta a conoscenza la comunità tutta che il Centro di Promozione Culturale per il Cilento continuerà ad esistere, in quanto l’art.3 dello Statuto, dispone che la durata del Centro Culturale è illimitata. Opererà come sta facendo dal 1990, con il medesimo scopo: la diffusione della cultura del Cilento tramite la ricerca, il dibattito, attraverso iniziative atte alla valorizzazione del patrimonio dei beni culturali e ambientali, autonomamente o in collaborazione con altri enti preposti.

Esponente del Centro di Promozione Culturale per il Cilento – Dott.ssa Giovanna Baldo

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